La ridefinizione dell’approccio al consumo alimentare ha investito significativamente il settore della carne nel recente passato, segnando trend in discesa evidenti, che sembrano tuttavia registrare un’inversione di tendenza nell’ultimo biennio.

Secondo i dati della ricerca svolta per Mark Up, che abbiamo presentato lo scorso 16 ottobre durante la prima edizione del Meat Summit, tre sono le aree più importanti da presidiare per rispondere efficacemente alle nuove esigenze del consumatore: l’adozione e la valorizzazione commerciale di modelli produttivi responsabili; la necessità di raccontare la filiera agricola in maniera rilevante e trasparente; l’organizzazione di un’offerta capace di assecondare le istanze di consumo che passano dal fuori casa e dal prodotto a valore aggiunto.

Nonostante il trend consolidato che vede il consumatore sostituire parzialmente le fonti proteiche vegetali a quelle animali, si evidenziano alcuni driver di consumo importanti per il settore delle carni: innanzitutto l’elemento edonistico, ovvero del piacere e del gusto legati al consumo, seguito dalla garanzia alimentare di una filiera territorialmente riconosciuta; a ciò si aggiungono il ruolo espresso dal punto vendita di fiducia ed i temi del benessere animale e dell’ antibiotic free.

Tra i diversi segmenti d’offerta analizzati nell’indagine, nell’ultimo anno recuperano terreno le carni al naturale, e si conferma la crescita degli hamburger, dei pronto cuoci e dei ready to eat, in contrasto con salsicce, spiedini e arrosticini.
In un orizzonte previsionale a 3 anni, dovrebbero registrarsi nuovi incrementi delle vendite per le referenze pronte a cuocere e le soluzioni pasto già cotte.
La tendenza di fondo di questi dati, confermata dalle aspettative degli operatori coinvolti nell’indagine, delinea uno switch prospettico dai prodotti di carne più basici agli elaborati di ultima generazione, a partire dagli hamburger nelle proprie innumerevoli declinazioni.

Due le azioni principali a sostegno del comparto emerse dalla nostra ricerca: l’attivazione di percorsi di upgrading qualitativo nell’offerta e l’implementazione di una comunicazione di prodotto in ottica di edutainment.